E' cominciato tutto per gioco qualche anno fa, su un terreno incolto, quasi abbandonato, una vecchio vigneto dismesso da anni. Dopo averlo ripulito e lavorato, lo abbiamo lasciato riposare fino alla fine di agosto, dopo aver affinato le zolle, abbiamo messo a dimora i bulbi in file, interrandoli completamente. Per giorni abbiamo pensato di aver fallito, il terreno sembrava immobile, non spuntava nulla; all'improvviso come una magia, grazie anche al sole della nostra terra ed alla natura incontaminata, le file sono diventate come pennellate su una tela vuota, si sono riempite di viola rosso e arancio.
La qualità del nostro prodotto
Le immagini della galleria mostrano come ogni fase della produzione viene eseguita in modo completamente naturale e tradizionale, escludendo qualunque uso di prodotti chimici nelle fasi di coltivazione, essiccazione e conservazione.
La messa in dimora viene eseguita senza l'ausilio di alcun mezzo meccanico, la raccolta, fatta manualmente alle prime luci del giorno, per preservare la qualità del prodotto, il paziente lavoro di sfioratura che consiste nella separazione manuale degli stimmi dagli stami e dal fiore campanulato e per ultimo l’essiccazione fatta ponendo gli stimmi su un setaccio vicino una brace di legna.
Con la stessa filosofia e passione messa per la coltivazione dello zafferano, abbiamo deciso di continuare il gioco, questa volta riutilizzando il terreno che era adibito alla mangiatoia delle pecore, sul quale abbiamo costruito una piccola serra, nella quale abbiamo interrato le balle di per la coltivazione del Pleurotus eryngii Cardoncello